Carissime ragazzi e cari ragazzi
di CambiaMenti e Rappresentanti d’Istituto del Liceo M. G. A., ho appreso dalla Vostra pagina Facebook della bellissima iniziativa che avete lanciato, in collaborazione con La Semina.
Del vostro articolato invito voglio subito rimarcare la frase che più mi ha colpita:
“Non una tribuna politica. Non un confronto sui programmi. Non la sterile polemica. Tutt’altro. Un momento di riflessione comune, uno stimolo affinché emergano le idee vere e profonde che stanno alla base dell’eventuale futuro agire amministrativo dei candidati”.
Questa è una vera e propria provocazione!
Non provocazione nel senso comune del termine, che indica un “invito alla lotta” o una “sfida al combattimento”, ma nel senso più profondo, che è quello di “appello a un giudice superiore”. E questo giudice, a quanto colgo dalle vostre parole di invito, è il futuro.
Il futuro della città e dunque il vostro, che siete oggi giovanissimi donne e uomini e tra qualche tempo sarete i cittadini adulti, responsabili e impegnati a cui la città che oggi costruiamo sarà lasciata in eredità.
Non posso quindi che plaudire forte alla vostra bella e originale provocazione, alla quale confermo immediatamente la mia partecipazione, anche auspicando che altrettanto facciano gli altri candidati sindaco e che vi partecipino in prima persona.
Durante la campagna elettorale è inevitabile che, a vario titolo, siano rivolte a noi candidati sindaco delle domande su quanto intendiamo fare; in genere queste domande sono poste da voci che rappresentano, per così dire, “il passato e il presente” della città. Voci anche autorevoli,
ma che di regola finiscono col focalizzarsi su aspetti di dettaglio, burocratici e amministrativi, e dunque – per quanto significativi – sempre limitati al contingente e al futuro prossimo.
Invece il 12 saranno sollevate questioni da voi che siete “voci di futuro”, cittadini di domani, e già capisco che saranno domande e osservazioni sicuramente più esigenti, più serie e impegnative. In pratica domande e stimoli importanti e di senso. Provocazioni, appunto, alle
quali vale – più che ad altre – cercare di trovare risposte e proposte!
Il vostro è un test che si annuncia impegnativo, ma mi ci sottoporrò molto volentieri in prima persona, proprio perché l’idea di alzare la testa e guardare oltre la punta delle proprie scarpe è la vera sfida che il prossimo sindaco di Merate, chiunque esso sia, dovrà affrontare.
Ci incontreremo certamente il 12.
Per ora un grazie per l’opportunità e un bravi! per l’iniziativa.
Silvia Villa
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