Sotto l’ombra di Maria Gaetana Agnesi, le due donne candidate Sindaco e due rappresentanti delle altre liste a parlare con i giovani.

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Maria Gaetana Agnesi, l’illustre matematica brianzola che dall’alto della sua villa di Montevecchia (e del suo libro “Istituzioni analitiche ad uso della gioventù” che le valse l’onorificenza imperiale di Maria Teresa d’Austria) ha fatto da nume tutelare all’incontro organizzato da Cambiamenti e La Semina in collaborazione con gli studenti del liceo scientifico che porta il suo nome.

E come per fare onore a questa “filosofa”, come la chiamavano nei circoli culturali di Milano, gli unici candidati Sindaco presenti erano le due signore: la nostra Silvia Villa e Raffaella Zigon.

Per le altre liste erano presenti il Sindaco uscente Robbiani, al posto del titolare di lista Massimo Panzeri, e Sellitto invece di Massironi. Ma basta parlare di chi non c’era (NannI Moretti avrebbe detto “mi si nota di più se non ci sono, o se ci sono e sto in disparte?”) e iniziamo a dare conto della serata.

Come si diceva una volta “c’era un sacco di gente, soprattutto giovani” e alle nove e un quarto la serata ha avuto inizio con una sorpresa, l’intervento in stile cosplay di un ragazzo in cerca di una visione, poi è stato introdotto il primo argomento: le associazioni e il loro coordinamento. Possibilmente in un’unica sede, per creare un laboratorio progettuale che coinvolga fondazioni private: per dare impulso allo sviluppo della città, infatti, è necessaria creatività, valida sia in ambito socio assistenziale, sia in ambito culturale.

Gli ovetti kinder, spiegato l’arcano che ci aveva incuriosito dalle pagine di Facebook, servivano a estrarre l’ordine di risposta.

Il primo a rispondere è stato il sostituto di Panzeri, che ha spiegato come l’amministrazione sia riuscita a tenere alto il livello nonostante, come diceva sempre l’attuale rivale Massironi, il patto di stabilità.

Sellitto, buon secondo, ha detto dell’importanza e della centralità delle associazioni non solo culturali, ma anche sportive e assistenziali, che fanno sussidiarietà. Poi è suonata la sveglia, ed è stato il turno di Raffaella Zigon, che “ha l’onore di rappresentare il movimento 5 stelle con un volto meno noto”.

La visione che offre è quella di fare di Merate un polo attrattivo: turismo, cultura… Da semplice cittadina Zigon dice che è stato difficile trovare un posto per fare associazionismo, nonostante le parole spese dalle amministrazioni precedenti. Al centro della sua visione, dice, c’è la partecipazione, che favorisce l’incontro fra cittadini di buona volontà.

“Come intendete farlo” ha chiesto diretto il giovane cosplay. Creando progetti comuni, ha risposto la candidata cinque stelle citando l’esperienza del Comune di Parma (evidentemente ancora amato dal Movimento 5Stelle) e del welfare generativo.

E’ stato poi il turno della nostra Silvia Villa: “Sono convinta che l’aria stia cambiando, e la gente abbia voglia di partecipare. Da presidente di una associazione ho trovato interessanti le domande, e anche le risposte: l’ascolto è il cuore del nostro programma. D’accordo sulle consulte efficienti, ma vanno tagliati i tempi: non si possono lasciar passare mesi prima di ottenere una risposta.

Non è detto che debba essere costruita una casa delle associazioni: ci si può incontrare e si può dialogare comunque. Stiamo ritrovando la cultura, nel suo senso più ampio di luogo in cui trovare soluzioni possibili. Proponendo progetti originali e condivisi si possono cercare fondi, anche in Europa o più semplicemente nei paesi del circondario, valorizzando le eccellenze come il liceo che ci ospita. Il migliore della Lombardia, ma non lo facciamo sapere. “

Si arriva poi a parlare di lavoro, delle strutture e degli strumenti da mettere a disposizione per far incontrare i giovani col mondo delle imprese.

L’ovetto kinder favorisce di nuovo Robbiani, che vanta gli stage fatti col Viganò facendo lavorare i ragazzi negli uffici comunali. Dice che con la sua lista (o la sua amministrazione attuale non abbiamo capito bene) ha individuato insieme all’assessore Zanmarchi alcuni spazi nell’area Cazzaniga dove le aziende potranno incontrare e proporre agli studenti percorsi formativi che vengano incontro alle esigenze del mercato del lavoro. Inedita la visione, e soprattutto contrastante con le esigenze di budget di cui aveva parlato, per cui i giovani possono trovare lavoro anche all’interno della pubblica amministrazione.

Silvia Villa, seconda questa volta, ricorda che nel programma di Sei Merate è dato spazio alla collaborazione con il Politecnico di Lecco proprio nell’ottica di una triangolazione fra amministrazione, mondo della scuola e della ricerca e mondo del lavoro. Silvia spiega poi come il Comune dovrà saper ascoltare anche i club di servizio come il Rotary, per aiutare i giovani a non perdere occasioni. Toccando poi temi più ampi relativi alla formazione, Silvia Villa sottolinea l’importanza dell’educazione di genere e del rispetto delle differenze. Una Società nuova si forma fin dai primi anni di Scuola..

Tocca poi a Sellitto, che sottolinea come il contatto col Rotary proprio in questo liceo gli abbia consentito di pensare allo sbocco del suo curriculum di studi. E anche per lui il Comune deve ascoltare e coordinare.

Torna in campo il giovane Cosplay, che chiede conto di quali persone possano far partire i progetti condivisi e sottolineando come negli ultimi anni sia mancato proprio il contatto diretto.

Conclude Raffaella Zigon, sottolineando di nuovo l’importanza di essere e rimanere cittadini comuni e ribadendo l’importanza data nelle loro stelle al lavoro. In periodi di crisi van trovate soluzioni creative, e fra le proposte ricorda la banca del tempo, gli orti comunali, e l’agricoltura a km zero.

Per l’ultimo blocco della serata prendono la parola i rappresentanti del Liceo che presentano un video che parte dalla loro ultima assemblea per arrivare a intervistare alcuni ragazzi: fra le frasi ascoltate, emerge che i giovani non si sentono considerati, possono anche avere poca determinazione nel perseguire obiettivi ma non trovano le motivazioni per farlo. Il comune non dà spazio ai giovani che non si sentono né protagonisti, né rappresentati, né motivati.

Raffaella Zigon evidenzia che pochi giovani sono interessati ad agire concretamente per migliorare il Paese. Nelle giovani generazioni sono crollati i lavori e manca la speranza, dice. Per motivare i giovani e dare loro la speranza di un cambiamento possibile, propone di portarli ad assistere ai consigli comunali.

Robbiani dice che la partecipazione è dentro ognuno di noi: o c’è, o non c’è. C’è un bassissimo interesse nelle vicende dell’amministrazione, e venire ai consigli è essenziale. Quando si dice “fare di più “(forse un messaggio in codice agli ex alleati) bisogna spiegare come lo si può fare. E poi, continua, il comune ha organizzato un bellissimo programma di musica con Merate Fest ma di giovani non ce n’era nemmeno uno.

Silvia Villa si dichiara in disaccordo con Robbiani: crede che i giovani debbano essere ascoltati, non ha senso proporre festival di musica che a loro non interessa e poi lamentarsi che non ci vengono. E devono essere considerati non solo studenti, per esempio proponendo voucher per aiutarli a svolgere piccoli lavori con cui possono contribuire al bilancio familiare. E conclude ricordando la sua esperienza di medico: come succede in ospedale, quando vengono a contatto con la malattia, la morte e le difficoltà in genere, i giovani riescono a tirare fuori risorse inaspettate. Per questo non bisogna chiuderli in un ghetto dorato dove la realtà non entra, ma condividere con loro i problemi anche economici delle famiglie in questi momenti difficili, per consentire che anche loro possano proporre soluzioni creative.

A Sellitto non sono piaciute le risposte date dai giovani. E dichiara che la loro scarsa partecipazione non può essere stimolata dal Comune, che comunque deve ascoltare.

Arriva poi le domande del pubblico. La prima è ai ragazzi: che cosa ne pensate delle risposte?

E i ragazzi rispondono: “la risposta del sindaco mi ha lasciato un po’ così… I giovani non partecipano a eventi che non piacciono. E quando c’è un progetto che li appassiona si impegnano eccome: qui al liceo abbiamo creato una radio, una app… la gente che vuole portare avanti le cose c’è. “

Un altro ragazzo, Alessandro Colli, ha dato un suo giudizio sintetico sui singoli candidati Sindaco, o meglio sulle due candidate Sindaco e sui sostituti presenti al dibattito:

ROBBIANI, VISIONE BUROCRATICA e ORGANIZZATIVA

SELLITTO, VISIONE ANALITICA

ZIGON VISIONE ATTIVA E GRINTOSA

SILVIA VILLA VISIONE PRAGMATICA, RAZIONALE E SCIENTIFICA.

Dopo questa radiografia, chiede in due minuti a testa di indicare il loro cavallo di battaglia dopo la riunione di oggi.

La lista di Massironi propone l’ascolto, da cui si declinerà ogni attività ragionando insieme. Sportello amico, è l’esempio più concreto

Silvia Villa dice: “ Mi sono riconosciuta nell’analisi che il ragazzo ha fatto di me. Per me la parola d’ordine è il coinvolgimento, le persone devono poter venire in Comune libere di dirci quello che pensano davvero, soprattutto quando sbagliamo. Il nostro compito sarà favorire e far incontrare le varie esigenze. Il nostro compito sarà quello di organizzare, verbo che contiene ascolto, rispetto ( perché se ci dite dove sbagliamo vuol dire che ci rispettate) e la trasparenza. Vogliamo essere sempre giudicabili e criticabili quando sarà il caso.

La serata si è conclusa con un dibattito-polemica sullo Sportello Amico fra Sellitto di Più Merate e il candidato assessore esterno alla cultura di Merate Prospettiva Comune Marcella Mattavelli, ma a parte questo battibecco si è rivelata un’occasione interessante per incontrare i ragazzi che saranno potenzialmente gli amministratori di domani. Peccato per chi ha scelto di non esserci: li vedremo venerdì 16 all’Auditorium Comunale nell’incontro promosso dai giornali locali.

 

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Elezioni Comunali 25 maggio 2014 Candidata SIndaco Silvia Villa

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