Questa sera nella sede di via Manzoni , Silvia Villa e i candidati idi Sei Merate incontrano le organizzazioni sindacali. Sarà un momento importante di confronto, perché il lavoro rappresenta molto probabilmente il tema più caldo di questo periodo nel nostro Paese, ma anche nell’area in cui viviamo.
Gli ultimi dati resi disponibili dall’osservatorio sul mercato del lavoro pubblicato periodicamente dalla Provincia di Lecco http://sintesi.provincia.lecco.it/cms/export/sites/default/repository/osservatorio_mercato_lavoro/REPORT_OSSERVATORIO/Report_14.pdf parlano estremamente chiaro.
Pubblicati nel dicembre dello scorso anno, confermano drammaticamente l’emorragia di posti di lavoro disponibili in quasi tutti i settori lavorativi già evidenziata nel triennio precedente
Di fronte a dati di questa gravità, le proposte sentite durante la riunione con i ragazzi del Liceo Agnesi dell’ altra sera suonano davvero strane: ci domandiamo se Robbiani che invita i ragazzi a tenere in considerazione l’ipotesi di “prepararsi a lavorare per la Pubblica Amministrazione”, o Zigon che prospetta la soluzione degli orti urbani per i disoccupati abbiano mai avuto modo di leggere questa analisi.
Noi nel nostro programma non offriamo soluzioni così miracolistiche, ma proponiamo per esempio di istituire “Borse Lavoro” per svolgere attività di durata definita riservate a chi è in mobilità o perde il posto, anche collaborando con aziende del territorio.
Ma sappiamo che questo non è sufficiente: per rilanciare il lavoro nel merateser è indispensabile stabilire un contatto diretto e costante col tessuto produttivo: non è vero che “c’è già tutto” come sosteneva ancora l’altra sera il sostituto del candidato Sindaco Panzeri (che prima o poi vorremmo sentir parlare di persona, probabilmente succederà venerdì): quello che manca è l’ascolto vero e la continuità del rapporto.
Il ruolo di un’ Amministrazione Comunale è anche quello di esserci in modo costante, favorendo il dialogo fra le aziende e i lavoratori del territorio, e non solo per spirito civile o per “buonismo”, ma perché i problemi irrisolti del tessuto sociale si riversano anche sui conti dell’ Amministrazione in termini di servizi di assistenza.
Per questo siamo convinti che servano un censimento delle attività produttive del territorio e una consulta permanente ad esse dedicata. E siccome gestire il presente non è sufficiente, bisogna pensare a come costruire il futuro: in quest’ ottica va visto il nostro obiettivo di pervenire all’adesione del Comune di Merate a Univerlecco, l’associazione costituita dalla Camera di Commercio, dalla provincia, dal Comune di lecco, dalle organizzazioni imprenditoriali e sindacali lecchesi, dal CNR e dal Politecnico di Milano.
Perché il dialogo , quando è trasferimento di conoscenza, aiuta a costruire un futuro dove il lavoro non sia un’ utopia. E senza scrivere mai nemmeno una riga nel libro dei sogni si finisce per vivere in un incubo. Forse è arrivato il momento di svegliarsi, e iniziare a sognare davvero.
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