Sei domande e sei risposte sul tema della piscina.

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1 – Sembra che la ristrutturazione della piscina piscina sia la cosa più urgente da fare per Merate, tanto che è stata la prima domanda fatta al forum dei candidati Sindaco. Perché Sei Merate ha dubbi?

Sei Merate non si oppone affatto alla ristrutturazione della piscina comunale, la cui messa a norma è sicuramente una priorità, ma contesta la tipologia degli interventi previsti a corollario dei lavori di risistemazione e di adeguamento e ai costi fuori standard rispetto a quanto stabilito dalle associazioni di categoria dei costruttori di piscine. In una recente puntata di Report, la trasmissione televisiva di Raitre, Marco Tornatore, presidente di Acquanetwork, l’associazione che raggruppa operatori del”mondo piscina” (aziende produttrici, società di gestione, consulenti progettisti, associazioni ed enti)  ha dichiarato che il costo massimo sostenibile per una piscina comunale è di 3 milioni di Euro. Con costi più alti, come a Merate dove  si prevedono oltre 5.259.089,77 milioni di Euro di costi  (iva esclusa) non si rientra dall’investimento. E tra le tante società esercenti piscine aderenti ad Acquanetwork  figura anche la GestiSport che gestisce la piscina di Merate.

 

2 – E’ vero che se il 3 giugno non si fa partire il progetto la piscina chiude?

No, non è vero. Il 3 giugno all’apertura delle buste sarà possibile usufruire del periodo di 180 giorni consentito dalla legge per esaminare a fondo le proposte e cercare di evitare dispendi ed esporsi inutili per i cittadini meratesi. Durante questo periodo che precederà all’assegnazione della gara, è nostra intenzione trovare il modo di scorporare dagli oneri a carico del Comune, per esempio, i costi per la realizzazione del centro benessere e della zona wellness: in un periodo di crisi come questo, che il comune debba garantire la presenza di “docce emozionalI” è un vero insulto alla miseria. Inoltre bisognerà valutare con attenzione la qualità energetica  sia dell’immobile, sia degli impianti.

 

3 – E’ vero quanto Massironi dice che grazie al project financing l’opera sarà realizzabile senza costi eccessivi per il Comune e che la disponibilità al finanziamento da parte delle banche prova la bontà del progetto?

Non esattamente.Il comune è l’obbligato principale del contratto di finanziamento. Se il gestore smette di pagare, non gli entra una quota del canone di leasing e si deve accollare tutta la spesa. Ma il comune paga tutto il canone di leasing e poi recupera una parte sotto la forma del canone di gestione.
Il Comune si accolla quindi molti rischi, lasciando alle imprese private i vantaggi derivanti, soprattutto, dai primi anni di gestione di un impianto nuovo che, quindi, non necessita di spese di manutenzione. Si calcola che tali guadagni, nei primi tre anni di gestione di un impianto nuovo, superino del 70% quelli possibili negli anni successivi.

 

4 – Che cosa succede se qualcosa va storto e i lavori non vengono conclusi o non vengono realizzati come si deve?

Un esempio concreto è quanto sta succedendo nel Comune bergamasco di Cologno al Serio, ad amministrazione leghista, dove le imprese costruttrici si sono rivelate inadempienti nei confronti di alcuni fornitori e subappaltatori, l’impianto è stato chiuso, e ora il Comune si trova a dover sborsare altri soldi per renderle agibili. L’unica risposta dell’ amministrazione è stata quella di eliminare la Commissione Piscine.http://www.progettocologno.it/tag/cologno-al-serio/ Anche se a finanziare i lavori è un istituto di credito, a Cologno al Serio era il Credito Sportivo, a garantire sono le casse del Comune, cioè i soldi dei cittadini.

 

 

5 – La piscina di Merate ospita sportivi provenienti da tutti i Comuni del circondario. E’ proprio indispensabile che sia solo il nostro Comune ad accollarsi i costi e i rischi di questa opera?

Sicuramente Merate è un centro attrattivo per tutto il circondario e questo comporta anche obblighi. E’ nostra intenzione, però, mettere a frutto la collaborazione che abbiamo iniziato a costruire con i Sindaci e i candidati Sindaco del meratese per cercare di studiare  modalità di interazione, usando il tempo che ci rimane dopo il termine di apertura delle buste del bando indetto dall’Amministrazione proprio a ridosso delle elezioni.

 

6 – Perché l’Amministrazione attuale ha indetto il concorso sul progetto della piscina nel periodo in cui scadeva il suo mandato?

Bisognerebbe girare la domanda a una qualsiasi delle due liste in cui l’Amministrazione uscente si è spaccata. La nostra opinione è che non avesse altri argomenti da sostenere dopo cinque anni in cui è riuscita a offrire una mensa scolastica carissima e scadente, dopo il fallimento della polizia intercomunale, il tracollo del commercio di prossimità, le enormi spese per telecamere poco utili a garantire la sicurezza. Avere un progetto faraonico da presentare, lasciando agli altri la responsabilità di accollarsene da un lato i costi o dall’altro la responsabilità di fermarlo è stata una tattica elettorale condivisa da entrambe le liste di un centrodestra che, diviso per ragioni politiche, teme di non avere la possibilità di continuare ad amministrare la città. Ricordiamo che avvenne la stessa cosa con l’Area Cazzaniga e noi temiamo che questa non sia l’unica similitudine con quella scelta sciagurata

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Elezioni Comunali 25 maggio 2014 Candidata SIndaco Silvia Villa

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