Riportiamo l’intervento di Sei Merate nella seduta di Consiglio Comunale dello scorso 5 giugno, dedicata all’approvazione del Bilancio di previsione 2015.
Le osservazioni che la nostra lista intende fare al Bilancio di previsione 2015 riguardano essenzialmente le discrepanze tra relazione programmatica e piano dei conti. Il timore è che tante ottime dichiarazioni di principio restino soltanto sulla carta e non solo a causa delle limitazioni imposte dal patto e dalla spending review.
Ne incontriamo un po’ in ogni ambito, ma vorremmo soffermarci su quelle che ci sembrano più preoccupanti:
- Biblioteca: leggiamo a pag. 37 della Relazione programmatica che si intende “ripensare alla biblioteca comunale come luogo moderno e innovativo ecc…”. Chiaramente, date le nuove regole che obbligano ad inserire solo gli impegni di spesa già legati ad un cronoprogramma, non è stato possibile includere questa voce nel bilancio, ma vorremo sapere se si sta lavorando su un progetto concreto, ad esempio quello proposto dai giovani di WeLoveBiblio, o su altre piste, magari attraverso la partecipazione a bandi (modalità che già il Sindaco aveva definito interessante in sede di discussione del bilancio consuntivo, ma che però richiede di aver già investito nella predisposizione di progetti “attuativi” in modo da poter cogliere al balzo i bandi che via via escono). Chiediamo inoltre se verranno trovati i fondi – nel bilancio non c’è n’è traccia – almeno per alcune realizzazioni “di minima” (come i nuovi tavoli, le connessioni a internet…) che però possono migliorare notevolmente nell’immediato la fruizione di questo spazio.
- Sempre a pag. 37 è menzionata l’istituzione dello “Sportello Amico”, uno dei punti di forza del programma elettorale. Non se ne trova traccia però tra le voci di bilancio preventivo. Significa che sarà realizzato a costo zero?
- Passando dal settore culturale a quello ambientale, che non è poi tanto distante se consideriamo che una efficace tutela ambientale non può che passare da profondi mutamenti culturali, notiamo un impegno importante (evidenziato a pag. 54) per il potenziamento della raccolta differenziata: “l’obiettivo – si legge – è quello di operare sull’implementazione delle percentuali di differenziazione e sulla diminuzione delle percentuali di frazioni estranee”. Un obiettivo ambizioso, che però apparentemente non trova riscontro nella tabella di pag. 7 della relazione programmatica (voce 1.3.2.14): le proiezioni sul triennio rivelano infatti una proporzione tra quantità di rifiuti da raccolta differenziata e indifferenziata che rimane invariata. Il che fa pensare che non verranno realizzati investimenti o campagne di sensibilizzazione per modificare tale rapporto a vantaggio della raccolta differenziata. Peraltro, l’Assessore Vivenzio in più occasioni ha comunicato alla stampa locale il prossimo avvio di una sperimentazione da condurre con il Comune di Cernusco sulla commisurazione della tassazione all’effettiva quantità di rifiuti prodotti. Anche di questo non si trova traccia nel bilancio.
- Nel campo del sociale, le buone intenzioni sono certamente lodevoli per quanto talvolta decisamente generiche (es. “coinvolgere il tessuto imprenditoriale per stimolare buone prassi in termini di conciliazione tempi lavoro/famiglia”…bellissimo…come? attraverso quali strumenti e risorse?). Terremo particolarmente monitorati, e rinnoviamo la nostra disponibilità a collaborare propositivamente affinché possano essere raggiunti, tutti gli obiettivi che riguardano la strutturazione e la formalizzazione di una rete per la gestione delle fragilità in collaborazione con le Associazioni del territorio, perché crediamo fortemente che questa sia l’unica via per intercettare e supportare il bisogno espresso dal territorio. Allo stesso modo seguiremo l’iter di definizione del progetto socio-assistenziale che verrà implementato non appena pronta la struttura del nuovo CDD, perché se è relativamente “facile” fare i contenitori (sempre che non si monti il cappotto a rovescio), quello che è fondamentale per le persone sono i contenuti. Tra gli obiettivi legati al sostegno alla disabilità e alla non autosufficienza, la relazione, a pag. 43, sottolinea quello di “assicurare la permanenza degli anziani anche parzialmente autosufficienti nel proprio domicilio mediante il servizio di assistenza domiciliare anziani…”. Si vuole quindi giustamente creare le condizioni affinché l’anziano di restare il più a lungo possibile in quello che è stato il proprio contesto di vita. Questo avrebbe comportato un maggiore investimento su questa voce, che resta però allineata alle cifre impegnate negli anni precedenti. Purtroppo il SAD – come emerso in commissione – ha dei costi proibitivi per le casse comunali, per via dell’elevato costo orario del personale qualificato di Retesalute. Tanto da spingere l’Assessorato a mettere un tetto orario agli accessi in esenzione (senza per altro mettere in campo altre soluzioni se non il sostegno economico in caso di ricorso a cooperative esterne). Ribadiamo quindi l’auspicio formulato in commissione che Merate faccia valere il proprio peso all’interno di Retesalute affinché tale servizio venga riformato in maniera da risultare al tempo stesso efficace ed economico, riservando l’invio di operatori specializzati ai casi di reale necessità assistenziale (igiene ad es) e prevedendo al proprio interno (perché è assurdo avere una agenzia sovracomunale e poi rivolgersi nei fatti ai privati) altre figure professionali a minore specializzazione che possano svolgere mansioni meno complesse ma altrettanto utili agli utenti del servizio (piccole commissioni, lavori domestici…).
- Tempo libero: in consulta Sport era stata raccolta e in qualche modo accolta favorevolmente la richiesta delle associazioni che il Comune si dotasse di un “kit eventi” certificato (palco, impianti elettrici…) da mettere a disposizione per le manifestazioni di ogni genere che si svolgono in piazza. Non vi è però traccia di questo impegno nel bilancio dell’anno…e quindi le associazioni continueranno a organizzarsi nei cortili dei privati per le iniziative che intendono realizzare ed il Comune stesso ad “attaccarsi” agli impianti di Castello Prinetti, benevolmente concessi dalla Parrocchia, per le proprie…
- un’altra proposta che poteva tranquillamente essere recepita e messa in campo a sostegno delle famiglie nell’ambito dell’istruzione è quella del mercatino libri per la scuola secondaria di primo grado, che avrebbe richiesto un investimento economico modesto e avrebbe invece potuto attivare le risorse dell’associazionismo.
- Ancora, qualche chiarimento in più meriterebbe il tema del commercio, sia in quanto la relazione programmatica presenta su questo punto obiettivi piuttosto generici: “promuovere iniziative che servano a creare nuove prospettive di mercato per i nostri prodotti”, implementare una “newsletter del commercio” e “avvalersi di strutture tecnologicamente avanzate per comunicare con le realtà produttive”…sono punti che meriterebbero un approfondimento e una specifica in termini di risorse investite.
- Inoltre, data l’intenzione decisamente apprezzabile di questa Amministrazione di voler rivitalizzare il ruolo dei Comitati di frazione, forse si sarebbe potuto riservare un investimento – anche relativamente ridotto – per una prima sperimentazione di “bilancio partecipativo”: sarebbe stato un bel modo di avvicinare i cittadini alle dinamiche di gestione della cosa pubblica.
- In ultimo, un auspicio e una proposta: auspichiamo che il PEG e il conseguente Piano degli Obiettivi per i capi servizio e per il personale, previsto dal Regolamento performance, venga deliberato se non contestualmente all’approvazione del presente Bilancio, almeno in tempi rapidi e non –come avvenuto lo scorso anno- a fine anno, quando ormai i giochi sono fatti ed è fin troppo facile indicare il punto dove si è arrivati come traguardo raggiunto. Proponiamo inoltre che – sempre nell’ottica di diminuire il gap tra amministrazione e cittadinanza – possa essere realizzato e diffuso un “bilancio semplificato”, che possa risultare accessibile e comprensibile ai cittadini.
DICHIARAZIONE DI VOTO
Il nostro gruppo si rende conto che le possibilità di investimento consentite dal patto di stabilità sono quasi totalmente assorbite dalle spese per il completamento del CDD e proprio per questo la nostra attenzione si è focalizzata su quelle iniziative a costi ridotti che potrebbero indicare la volontà dell’Amministrazione di avviare un percorso volto a stimolare le risorse della comunità. Mi riferisco ancora a biblioteca, sportello, amico, kit eventi, conciliazione tempi lavoro/famiglia, raccolta differenziata; iniziative sulle quali si sarebbe potuto cogliere l’orientamento dell’attività amministrativa e delle quali non vi è traccia concreta. Con i limiti imposti all’utilizzo delle risorse disponibili non è possibile dibattere su un investimento piuttosto che un altro ed esprimere quindi un voto favorevole o contrario. Quindi è la somma di piccoli interventi e di proposte innovative a fare la differenza. Si dirà che sono aspetti marginali della vita amministrativa ma noi ci saremmo incamminati lungo questa strada che non vediamo affrontata dalla maggioranza per cui il nostro voto sarà contrario. Vogliamo comunque ringraziare i responsabili degli uffici per la disponibilità nel rispondere ai chiarimenti richiesti. Infine vorremmo chiedere la possibilità per il prossimo esercizio di avere più tempo a disposizione tra la presentazione e l’approvazione per l’esame del bilancio.
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